venerdì 2 dicembre 2011


CLASSIFICHE 2012: FIT…. VOLUNTAS TUA

Non nascondiamoci dietro un dito: quelle sono e quelle rimarranno.
Non sono molte, infatti, le probabilità che le classifiche emanate da FIT nei giorni scorsi possano essere riviste e corrette, con l’integrazione dei cosiddetti tornei “fantasma”, rivendicati con assoluta cognizione di causa dalla VVBT.
I fatti (non nel senso degli operatori FIT, ma nel senso della cronostoria della vicenda).
Ad inizio stagione, proprio per almeno in parte poter migliorare il sistema della formazione delle classifiche, FIT pose in essere un discreto giro di vite inerente tempistica e modalità di invio dei referti di gara da parte dei circoli organizzatori, tipo obbligo di invio delle carte entro 5 giorni dalla fine dell’evento, altrimenti multe a salire nei tempi di ritardo.
Per chi non lo sapesse, la VVBT si è da sempre distinta per la puntualità e la completezza della documentazione inviata di volta in volta agli organi federali; la stagione 2011, sotto questo aspetto non costituisce eccezione, e grazie anche e soprattutto al lavoro oscuro ma fondamentale di personaggi come Davide Sciortino e Stefano Tuccinardi, ha onorato al meglio i propri impegni istituzionali (nonsiamai che Dade prima o poi si stufi, perché sostituirlo sarebbe mission impossible….).
Ad  inizio novembre Fit pubblica l’elenco dei tornei refertati, ovvero quelli destinati ad avere corrispondenza nella compilazione delle classifiche; nella stessa sede, invita i circoli organizzatori, nel termine delle 2 settimane seguenti, a evidenziare omissioni, inviare documentazione tornei mancanti etc.
Una prima lettura chiarisce come i tornei organizzati dalla VVBT all’ANDREA DORIA (11-12 giugno e 20-21 agosto) e al BEACH STADIUM (13-14 agosto) non siano stati inclusi. Una vera e propria nuvoletta di Fantozzi: nell’ambito del circuito regionale toscano sono tre i tornei a mancare all’appello, e tutti portano la firma della ns A.S.D.
Che tutto questo possa essere completamente addebitato ad una sfortunata serie di eventi, o se invece possegga una linea di continuità con altre circostanze in cui la VVBT non è stata idoneamente tutelata in sede federale, lo lasciamo al giudizio dei posteri.
Intanto, restiamo col cerino in mano.
Gli atleti della VVBT sono chiaramente e pesantemente penalizzati; considerato che l’ITF dell’Andrea Doria del 16-17 luglio non poteva, per definizione, avere grandi ricadute in termini di punteggio, i ns tesserati, per come sono state formulate le classifiche, hanno giocato in casa solamente in due occasioni (Arizona 14-15 maggio e 18-19 giugno), ovvero in misura inferiore a realtà non certo più grandi della nostra, vedi San Vincenzo e Tirrenia, ambedue “presenti” nelle classifiche FIT in tre occasioni ciascuna.
E’ quindi assolutamente lecito pensare, e d’altra parte molti avranno già fatto i propri conti, che la “strage” di retrocessioni in classifica, non si sarebbe verificata, o al limite si sarebbe verificata in misura molto inferiore.
E se i due tornei mancanti dell’Andrea Doria danneggiano quasi esclusivamente la realtà dei “meriti” locali, la mancata inclusione del torneo al Beach Stadium ha effetti anche nelle parti nobili della classifica FIT: ne costituiscono esempio i top player Riccardo DE FILIPPI, la cui vittoria vale ben 600 punti, con i quali sarebbe 2.2 invece che 2.3, e Matteo CATALANO, la cui finale, incidendo per 360 punti, gli frutterebbe la 2.3 in luogo della 2.4.
E non è una mera questione di punti in più o in meno.
Infatti, è assolutamente indecente che al sig. Mario Rossi, partecipante pagante ai tornei incriminati (e magari vittima designata dei gironi di qualificazione, cioè punti neanche l’ombra) possano venire in mente inquietanti interrogativi sulla destinazione finale delle quote di iscrizione: la beffa finale per coloro che hanno messo faccia, tempo e denaro.
E’ per questo che, pur essendo fuori discussione l’assoluta serietà e trasparenza, nonché la bontà degli atti fin qui compiuti e volti alla risoluzione del problema, la VVBT ha il dovere di usare ogni ulteriore mezzo perché, nelle sedi oppurtune, venga ripristinata la verità dettata dai valori espressi dal campo.
Lo deve a se stessa, ed a tutti coloro per i quali, finora, la VVBT è stata sinonimo di correttezza e competenza.

IL DUCA





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